Autore: Francesco Cervellino
Fisco
Legge di Bilancio 2025
La Legge di Bilancio 2025, presentata al Parlamento, prevede un pacchetto di interventi dal valore complessivo di circa 30 miliardi di euro. Le principali misure incluse nella manovra mirano a sostenere il reddito di famiglie e lavoratori, incrementare l’occupazione e stabilizzare il debito pubblico.
Misure fiscali e per il lavoro
La manovra conferma il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi fino a 35.000 euro, che diventa strutturale e potrebbe essere esteso ai redditi fino a 40.000 euro. È inoltre prevista la riduzione dell’aliquota IRPEF dal 35% al 33% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro, con possibilità di ampliamento della fascia fino a 60.000 euro, per ridurre il carico fiscale sui redditi medio-bassi.
Sostegno alle famiglie e incentivi alla natalità
Il testo prevede interventi a favore delle famiglie con figli, come l’estensione del “bonus mamma” alle lavoratrici autonome, l’introduzione della “Carta per i nuovi nati” da 1.000 euro per genitori con ISEE fino a 40.000 euro, e un bonus asilo nido fino a 3.600 euro per ogni figlio. È stato inoltre prolungato il congedo parentale, con una retribuzione aumentata all’80% per un massimo di tre mesi.
Agevolazioni per le imprese
Per incentivare gli investimenti e favorire l’occupazione, la manovra introduce una riduzione dell’IRES per le imprese e prevede il mantenimento dei fringe benefit fino a 2.000 euro per i lavoratori con figli, o 1.000 euro per gli altri lavoratori. A banche e assicurazioni verrà richiesto un contributo straordinario che finanzierà parzialmente queste misure. Sono inoltre previsti incentivi specifici per le imprese del Sud Italia.
Contenimento del debito pubblico
Nel contesto del debito pubblico, la legge prevede una gestione prudente della spesa pubblica, con una limitazione degli interventi in deficit e una riduzione media del 5% nelle spese correnti dell’amministrazione pubblica. L’allocazione dei fondi per la sanità sarà incrementata in linea con la percentuale del PIL.
Questa manovra comprende misure per l’adeguamento dei livelli pensionistici, che prevedono una rivalutazione delle pensioni minime, l’eliminazione del meccanismo di sterilizzazione precedentemente attivo, e incentivi per chi rimane nel mercato del lavoro nonostante il raggiungimento dei requisiti pensionistici.